Era il mese di gennaio nel 1964 quando la Mini Cooper S al Rally di Montecarlo si imponeva per la prima volta nella gara del principato. Per quel successo, Paddy Hopkirk ricevette un telegramma dai Beatles, seguito da una fotografia autografata di loro quattro con la dedica: ormai sei uno di noi, Paddy.
Nel 1964 neppure si sapeva cosa fosse il Campionato del Rally. Però, già si apprezzava il Rally di Montecarlo. Il pilota nordirlandese Patrick “Paddy” Hopkirk con il suo navigatore Henry Liddon stupirono pubblico e avversari conquistando il gradino più alto del podio grazie all’abilità dell’equipaggio e alle caratteristiche tecniche della vettura.
Un successo che si sarebbe poi ripetuto nel 1965 e nel 1967, senza contare la vittoria morale del 1966 quando le tre Mini, ai primi tre posti della gara dominata dall’inizio alla fine, furono squalificate per via dei proiettori ritenuti dai commissari di gara francesi “non conformi ai regolamenti ufficiali”.
“Sebbene la Mini fosse soltanto una piccola berlina familiare, tecnicamente aveva tanti vantaggi. La sua trazione e il motore montato trasversalmente davano un grande beneficio; ed il fatto che fosse piccola, con strade più strette a causa della neve accumulata ai bordi, rappresentava, per me, un elemento positivo. Fummo molto fortunati: l’auto era quella giusta e tutto successe al momento giusto”, ha ricordato un non più giovane Paddy Hopkirk, classe 1933.
Acquista lo Stemma ingranaggio in alluminio «MINI RALLYE MONTECARLO» diametro mm 90 dipinto a mano con adesivo a tergo, anni 70.
