Renzo Rivolta nacque a Desio, un centro della Brianza, a nord di Milano, in una famiglia di industriali, molto rispettata e attiva nella comunità locale.
Nel 1936, Renzo sposò Marion Barberi, proveniente da una famiglia di imprenditori torinesi, conosciuta e stimata per la grande tradizione culturale e artistica. Renzo e Marion condividevano una grande passione per la natura e per le cose belle – secondo loro, bastava sapere dove guardare e dedicarsi alla loro scoperta. L’attività della famiglia Rivolta era imperniata sulla fresatura del legno e sui prodotti di derivazione. Per questo motivo, Renzo aveva imparato ad amare in modo particolare gli alberi, che piantava dappertutto. Ma era anche appassionato di velocità e di mezzi meccanici: proprio dalla sua passione per i motori nacque la scintilla che diede vita all’ISO Rivolta e all’avventura di Renzo e di suo figlio Piero.
Nel 1939, Renzo acquisì una piccola azienda, la Isothermos, che produceva frigoriferi e caloriferi. Poco dopo, trasferì la famiglia e gli affari a Bresso, in una villa del XVIII secolo situata su un vasto terreno ai confini di Milano. Renzo e Marion si dedicarono amorevolmente al restauro del palazzo storico, oggi conosciuto come Villa Rivolta. Nei terreni della villa, furono piantati innumerevoli alberi dando vita a un parco lussureggiante, più tardi intitolato Parco Pubblico Renzo Rivolta, nei pressi del quale i Rivolta eressero il nuovo stabilimento.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, crebbe la richiesta di nuovi mezzi di trasporto e Renzo, attirato fin dalla giovinezza dal mondo dei motori, si dedicò con entusiasmo alla realizzazione di scooter, motociclette e piccole vetture come la famosa Isetta Bubble Car. In questo periodo di evoluzione, il nome dell’Azienda fu accorciato semplicemente in ‘Iso’.
Nel 1962, i tempi erano maturi per il lancio di un’auto sportiva; così nacque la prima Gran Turismo, che fu battezzata ISO Rivolta GT. Era basata su un concetto molto all’avanguardia per quei tempi: un motore di grande cilindrata, potenza e affidabilità unito a un telaio dalle prestazioni eccezionali ne fecero una vettura piacevole e sicura da guidare, specialmente ad alta velocità.
Sulla medesima falsariga, a metà degli anni ’60, il figlio dei Rivolta, Piero, laureato in ingegneria, prese le redini della ditta e continuò a produrre nuovi eccitanti modelli. Fu allora che l’Azienda assunse il nome definitivo di IsoRivolta, in onore della prima GT.
Nel frattempo, la ISO Rivolta era diventata famosa tra i più raffinati appassionati di auto di tutto il mondo per l’approccio totalmente nuovo nel combinare il design italiano ai motori americani, che consentiva di ottenere vetture ad alte prestazioni di grande affidabilità I modelli sportivi della ISO Rivolta parteciparono ad alcune delle competizioni internazionali più importanti, come la 12 Ore di Sebring, la 1000 km del Nürburgring, la 24 Ore di Le Mans, e a due stagioni nel Campionato di Formula 1 con la sponsorizzazione della Marlboro.